Soggetto di Diritto Pubblico Internazionale (Capo di Stato, Pleno Jure) riconosciuto nei territori degli stati aderenti alla Convenzione di New York del 10 giugno 1958, resa esecutiva in Italia con legge 19 gennaio 1968, n. 62 / secondo le norme consuetudinarie di Diritto Internazionale relative alle immunità diplomatiche recepite nella Convenzione di Vienna del 1961
CASATO IMPERIALE GRANDUCALE ET REALE del TEOCRATE principe GABRIELE ZAFFIRI
FONS HONORUM -SOGGETTO DI DIRITTO PUBBLICO INTERNAZIONALE ( Capo di Stato, pleno jure ) -
PUBBLICAZIONI: Organo Ufficiale Internazionale della Opus Regis - Anno XXVII, n. 01 del gennaio 2015 - Anno XXVIII, n. 01 dell'aprile 2016 - Anno XXVIII , n. 05 dell'agosto 2016. "Bollettino Ufficiale della Corte Suprema di Giustizia Nobiliare Arbitrale": n. 1 del 30 aprile 2014 ; n. 4 del 6 giugno 2015; n. 09 del 30 settembre 2015; Anno IV, n. 9 del 15 settembre 2016; "Bollettino Ufficiale della regione Umbria", Anno 53° , n. 43 del 5 luglio 2022
CASATO IMPERIALE GRANDUCALE ET REALE del TEOCRATE principe GABRIELE ZAFFIRI
FONS HONORUM -SOGGETTO DI DIRITTO PUBBLICO INTERNAZIONALE ( Capo di Stato, pleno jure ) -
PUBBLICAZIONI: Organo Ufficiale Internazionale della Opus Regis - Anno XXVII, n. 01 del gennaio 2015 - Anno XXVIII, n. 01 dell'aprile 2016 - Anno XXVIII , n. 05 dell'agosto 2016. "Bollettino Ufficiale della Corte Suprema di Giustizia Nobiliare Arbitrale": n. 1 del 30 aprile 2014 ; n. 4 del 6 giugno 2015; n. 09 del 30 settembre 2015; Anno IV, n. 9 del 15 settembre 2016; "Bollettino Ufficiale della regione Umbria", Anno 53° , n. 43 del 5 luglio 2022
CASATO IMPERIALE GRANDUCALE ET REALE del TEOCRATE principe GABRIELE ZAFFIRI
FONS HONORUM -SOGGETTO DI DIRITTO PUBBLICO INTERNAZIONALE ( Capo di Stato, pleno jure ) -
PUBBLICAZIONI: Organo Ufficiale Internazionale della Opus Regis - Anno XXVII, n. 01 del gennaio 2015 - Anno XXVIII, n. 01 dell'aprile 2016 - Anno XXVIII , n. 05 dell'agosto 2016. "Bollettino Ufficiale della Corte Suprema di Giustizia Nobiliare Arbitrale": n. 1 del 30 aprile 2014 ; n. 4 del 6 giugno 2015; n. 09 del 30 settembre 2015; Anno IV, n. 9 del 15 settembre 2016; "Bollettino Ufficiale della regione Umbria", Anno 53° , n. 43 del 5 luglio 2022


AD PERPETUAM MEMORIA !

Da sottolineare il fatto che SARI Ecclesiastico (titolo abbreviato di Sua Altezza Reale e Imperiale] & SMIR Eccl. [Sua Maestà Imperiale e Reale] Principe e Granduca Ecclesiastico Imperiale Sebastocrator-Megadux Kyr [titolo abbreviato di "Kyrios tes Doxes " e "Doxes tes Kyrios, rispettivamente "Signore della Gloria " e "Gloria del Signore"] Dom [titolo abbreviato di Dominus] Mgr  [titolo abbreviato di Monseigneur]  Cristiano Gabriele ZAFFIRI, Gran Priore Eccl. / Gran Abate Bizantino, Gran Priore di Gran Croce di San Venceslao, Gran Principe Patrizio Ortodosso di Sant'Atanasio d'Alessandria, ...etc...etc... si compiace di aver ottenuto a proprio favore numerose SOLENNI BOLLE EPISCOPALI + SOLLENNE SACRE BOLLE DI BENEDIZIONE con RICONOSCIMENTI, tra cui il riconoscimento della Propria FONS HONORUM, potendosi quindi avvalere di tale DIRITTO dalla data riportate sulle Sacre Bolle fino alla fine dei SECOLI dei SECOLI. Quindi nel proseguio dei TEMPI a venire, CHIUNQUE non ne avrà rispetto, e andrà in spregio a tale DIRITTO, incorrerà - così come iscritto nelle SACRE BOLLE conservate tra l'altro nell'ARCHIVIO storico-Araldico della Cancelleria del Tribunale Nobiliare Internazionale, - a disappprovazione, disprezzo, censura,....etc...etc...etc.....etc....etc....etc.....etc.....  di natura ecclesiastica!

 Inoltre, a seguito di molte BENEDIZIONI APOSTOLICHE, Protezione Perpetua della Santa Porpora e CONSACRAZIONI, con il beneficio di speciali privilegi spirituali e con la SANTA BENDIZIONE di favore (scaturenti da Sacre bolle), il principe è stato insignito di alcuni titoli, prerogative, trattamenti, dignità e qualifiche d'onore, come per esempio: Gran Protettore dell'Ortodossia e Guardiano della Fede; Cavaliere ort. della Militia Celeste di San Bernardo di Chiaravalle; Missionario e Ministro Apostolico della Teocrazia Ortodossa Bizantina; Gran Sorvegliante di Terrasanta; Prefetto Apostolico e Intercesor; Altezza Eminentissima;...etc...etc....

 
da tener presente che i vari titoli Ecclesiastici e/o ortodossi e/o delle varie Militie di Santi sono, senza alcun ombra di dubbio, come anche espresso in numerose sentenze di Corti Supreme di Tribunali Arbitrali Internazionali, "NON NAZIONALI" e  "NON VIETATE.


* HA OTTENUTO ALTRESI':
 
 
 
 
la designación, la elevación, la consagración y la ordenación
Bispo  Orthodox de la Belarus Orthodox Church in Exile, (con la sucesión demostrable de la línea apostólica de el año 28.d.c. da SS. Pietro) para estar en “DOMUS PORPHYROGENITA KAESARIENSIS ET REGIA APOSTOLICA”, BISPO de la Grande Armenia, con el nombre mas eminente de   “El Gabr I° “, Arzobispo Metropolita di Antiochia,  de la Proto Eparchia del   Mediterraneo; con la bendición de todos los apóstoles.

E' anche presente sul "Grande Armoriale Italiano", edizione ottobre 2013 a pag. 800, [nello specifico: dalla lettera " R " alla lettera " Z ", a pag. 163] edito dal Consiglio Araldico dell' Istituto Marchese Spreti



APPROFONDIMENTO SUGLI ORDINI DI PROPRIA COLLAZIONE DINASTICA, NON NAZIONALE


Da sottolineare che esistono "ORDINI SECUNDUM LEGEM" (quelli riconosciuti dallo Stato italiano e dalla legge); gli "ORDINI PRAETER LEGEM", non vietati, in quanto "non nazionali" o di "Stati esteri"; e gli "ORDINI CONTRA LEGEM" appartenenti a Enti, Associazioni o privati, e vietati dalla legge.

Pertanto il succo è questo: se a una degna persona è conferita una onorificenza, e questa viene accettata, ne scaturisce il diritto soggettivo dell’interessato all’uso.

Come  non   viola  alcuna  legge   un   laureato  all’Estero,  che specifichi, su biglietti da visita o carta intestata, l’Università presso la quale ha conseguito il titolo, e la sua denominazione, così non viola alcuna legge l’insignito che, su biglietti da visita o carta intestata o targa sulla porta della propria residenza, specifica il suo grado, e l’Ordine che glielo ha conferito.
Quindi l ’Augusto Principe è il Sovrano Gran Maestro degli Ordini Dinastici di propria collazione, che appartengono alla categoria degli “Ordini Non Nazionali”, come descritto nell’art. 7, legge 3 marzo 1951, n. 178  e pubblicato sulla G.U. 30.3.1951, n. 73, onorificenze con efficacia “praeter  legem”, quindi non vietate, come riferito anche nelle svariate sentenze a proprio carico.

L'Augusto Gran Principe nell’Esercizio della Fons Honorum e dello Jus Majestatis possiede la Facoltà (Facultas) e il Diritto (Jus) di conferire nuovi Titoli Nobiliari ereditari, con o senza predicato, e di riconoscere antichi Titoli rivendicati da Famiglie che ne furono a suo tempo in possesso. La possibilità di decorare degli Ordini Cavallereschi Dinastici di Collazione Familiare, di fondarne di nuovi, di riesumare quelli estinti e di modificare gli statuti di quelli già esistenti. Conferendo altresì titoli di Corte, titoli di Gratificazione, titoli Accademici e honoris causa.













SOPRA: Sua Altezza Imperiale il principe et Granduca don Gabriele Zaffiri dei Paleologo - Laskaris ...di Moldavia...di Nicea-Trebisonda-SRI....


TIPI DI FONTS HONORUM  STORICI

Storicamente, ci sono due tipi di fons honorum; cioè laico ed ecclesiastico

Quello Ecclesiastico:

 
Secondo un'antica tradizione ormai più vecchia di un millennio, le Autorità riconosciute storicamente sono i Vescovi, gli Arcivescovi, gli Abati di Monasteri,  i Metropolita e i Patriarchi che possiedono un vero "Jus Honorum" (fonte d'onore) che è esercitato solo in parte.

la Loro Autorità secolare si Basa sul loro status di "sovrano". La "sovranità" consiste nell'esercizio di autorità o potere supremi in una sfera limitata da chi è un leader riconosciuto in quella sfera. Come tale, il concetto di sovranità include l'autonomia e la libertà dal controllo esterno all'interno della sfera di occupazione.

Dal riconoscimento del cristianesimo dell'Impero Romano nel IV secolo dC fino alla riforma protestante nel XVI secolo, il vescovo era il principale pastore, prete, amministratore e governatore della sua comunità cristiana, avendo una supervisione spirituale o ecclesiastica su quella comunità. Nel corso della Riforma alcune delle nuove chiese protestanti hanno rifiutato l'ufficio del vescovo. Delle comunioni cristiane post-riformate, solo i cattolici romani, gli ortodossi orientali, i vecchi cattolici, gli anglicani e alcuni altri hanno mantenuto l'ufficio vescovile e la convinzione che i vescovi abbiano continuato la successione apostolica.

Papi, cardinali, arcivescovi, patriarchi e metropoliti sono gradazioni diverse dei vescovi. Tra le insegne tradizionali di un vescovo sono un mitra, personale pastorale, croce pettorale, anello e caligine (cioè calze e sandali). Il mitra come simbolo di autorità è di origine romana secolare, discendente dalla pratica romana antica, indossata dai vescovi antichi romani.

Così, i vari gradi di vescovi che ricevono la loro autorità in una vera linea di successione apostolica sono nei loro propri domini "sovrani". Come tali, possono servire correttamente come fons honorum per crear nobili ed armar cavalieri di ordini di cavalleria, e tali ordini possono proclamare correttamente la legittimità e l'autenticità basati su una decreto-lettera patente di autorità emanate da tali autorità ecclesiastiche.

Parte esplicative
1)  I Principi, Capi di nome e d' Arma di Case Sovrane, sono nel pieno, legittimo e giuridico possesso delle "Prerogative dinastiche" consistenti nella Fons Honorum *, per cui, possono validamente concedere titoli  nobilitanti , con o senza predicati, nonchè onorificenze degli Ordini cavallereschi di loro propria collazione dinastico-familiare.
2)  Fons Honorum: che si esplica nella facoltà di "Crear Nobili ed Armar Cavalieri"  negli Ordini Cavallereschi di collazione dinastico-familiare del prorpio Casato.
Guida Spirituale Ortodossa - Gran Cappellano d'Onore: Mons. Ezio M. Scaglione, SARS don Ezio I°, Principe di Navaza San Giorgio, etc....etc....

Le adozioni / aggregazioni famigliare araldiche d'onore , documentati da rigorosi e numerosi atti e decreti, sono depositati:
a) negli archivi della Nostra Augusta Sovrana Imperial Ecclesiae - Real e Granducal Casa Bizantina; b) presso uno "Studio legale di diritto Nobiliare Internazionale" di fiducia; c) presso l'Archivio Storico-Araldico della Cancelleria del "Tribunale Nobiliare Internazionale"; d) nel Registro Araldico della "The Russian Maltese Chamber of Nobility"; e) nell'Elenco Ufficiale della Nobiltà Internazionale del "Istituto di diritto Nobiliare" , categoria di Giustizia, della "Confederation Europèenne de l'Ordre Judiciaire Honoraire".
Sono inoltre stati acclarati, in data 18 maggio 2015 e 29 giugno 2015, dal "Tribunale Nobiliare Internazionale", organo permanente della "Corte Suprema di Giustizia Nobiliare Arbitrale" e pubblicato su: "Bollettino Ufficiale della Corte Suprema di Giustizia Nobiliare Arbitrale" n. 4 del 6 giugno 2015 e su "Imperial", pubblicazione - Organo Ufficiale Internazionale della Opus Regis - Anno XXVIII - n. 01 dell'aprile 2016. Tale documentazione fa si che il principe Gabriele ZAFFIRI possa essere: Titolare legittimo dei seguenti cognomi dinastici e quindi Appellabile, Jus Principii: Principe Gabriele ZAFFIRI dei PALEOLOGO-LASKARIS Von SKIOLDUNG-ATAULF Von KOSS CAMELI-Von KAMEL-NAPOLEON-BONAPARTE di Moldavia dei SANGUINETI-OSSENKOPF-SIMBINELLI-GALOPPINI LOVATO  MOROSINI GOTTARDI- PACELLI .....etc...etc.




HISTORIAE STORICO ARALDICO GENEALOGICO DELLA SOVRANA AUGUSTA CASA IMPERIALE GRANDUCALE REALE DEL PRINCIPE IMPERIALE DON GABRIELE ZAFFIRI  
Le origini di questa famiglia sono nel Turkestan e nella zona europea Baltico-Scandinavo..
Infatti approfondita ricerca storico-araldico-geneaologica ha chiaramente stabilito l'importante significato storico della Sovrana Augusta Imperial Ecclesiae (Ort.) Real Granducal Casa di SARI & SMIR il Gran Principe Imperiale Ecclesiastico Dom Gabriele Zaffiri ... etc...etc...
  HISTORIA ZAFFIRI
In primo luogo bisogna iniziare da quando i turchi erano stanziati originariamente nell'Asia centro-orientale. In seguito, nei secoli VI-VII gli Oghuz, che si denominavano Turkut, diedero vita ad un vasto Impero delle steppe diviso in due kanati. Poi cominciarono a spostarsi verso occidente dando vita, tra il VI e il XVIII secolo, a numerosi regni e dinastie autonome: Gasnavidi, Selgiuchidi, Osmanli e Tamuridi. Tra questi da segnalare il Turkestan, attualmente costituito da: Kirghizistann, Uzbekistan, Tagikistan, Turkmenistan, Kazakistan. Nel frattempo, quando moriva l'Imperatore Flavio Teodosio (347-395) il grande Impero Romano si scindeva in due, di cui uno fu denominato Impero Romano d'Oriente.
Da considerare il fatto che la famiglia Paleologo fu l'ultima e più longeva dinastia a governare l' Impero Bizantino, dal 1259 al 1453. Alla sua dissoluzione, molti di quelle "gens" (*) si trasferirono in Italia. Questo avveniva quando il figlio di Leone Focas Grifeo, Auripione, venne in Sicilia con molti armati, unendosi a Maniace, il generale comandante dell’armata greco-bizantina [**]. Ebbene tra questi c'erano anche le seguenti famiglie: Zafarana, Zaffarana, Zafferana, Zaffarani, Zaffarano, Zafferani, Zafferano, Zaffarese, Zaffiri.
Termini derivanti:
1) dall'arabo, come: za'faran, azzafaran, sahafaran e asfar, che richiama una spezia: lo zafferano, e termini come Shafir, Saphir e Shafi, che richiama una pietra preziosa: lo zaffiro.
2) dal turco, come: Safir, che richiama una pietra preziosa, lo zaffiro; e da termini come Safran e çiğdem, che richiama una spezia, lo zafferano.
Quasi tutti si stanziarono in Sicilia, mentre i Zaffiri si stanziarono nell'aquilano e nel pescarese in Abruzzo. Invece i Paleologo e i Laskaris, oltre che stanziarsi in Sicilia, si stanziarono anche nelle Puglie, nel Monferrato, a Roma, in Lombardia.
Da sottolineare il fatto che un'altro ramo dei Zaffiri emigrò nei Balcani, come per esempio in Grecia, in Bulgaria e in Romania. E successivamente altri rami emigrarono nelle Americhe.
Del ramo Rumeno dei ZAFFIRI da portare alla memoria storiaca l'egregio Gheorghe Zamfir, anche conosciuto semplicemente come Zamfir, nato a Găești, il 6 aprile 1941, famoso flautista, virtuoso specialista del flauto di Pan. Fu scoperto negli anni sessanta dall'etno-musicologo svizzero Marcel Cellier, si fece conoscere al grande pubblico internazionale come virtuoso del flauto di Pan. Zamfir ha vinto 120 tra dischi d'oro e di platino e venduto 120 milioni di dischi in tutto il mondo. Oltre ad aver eseguito la colonna sonora del film "Picnic ad Hanging Roc" di Peter Weir, sue esecuzioni sono state utilizzate anche all'interno di svariate altre pellicole, quali ad esempio: "C'era una volta in America", in cui esegue il brano Cockeye's Song di Ennio Morricone; Karate Kid; Kill Bill vol. 1, nel quale appare il brano The Lonely Shepherd; Omohide Poro Poro.
ALTRE RAMIFICAZIONI
 
* Habbus bin Maksen al-Muzaffar, della dinastia Zirid, fu governatore della Taifa di Granada dal 1019 al 1038.  Era il successore di suo zio Zawi ben Ziri. Il suo primo visir fu Samuel ibn Naghrillah, il famoso studioso e politico ebreo. Sotto il suo governo, il prestigio del teif fu notevolmente accresciuto e condusse campagne militari contro gli stati vicini, aumentando il territorio di Granada.
 
Aveva due figli, Badis e Buluggin, e gli successe Badis.
** La dinastia Muzaffarid, a volte indicata come dinastia Ahmedabad, furono sultani del Gujarat nell'India occidentale dal 1391 al 1583. Il fondatore della dinastia fu Zafar Khan (in seguito Muzaffar Shah I), governatore del Gujarat sotto il Sultanato di Delhi. Il padre di Zafar Khan, Sadharan, era un Tanka Rajput convertito all'Islam, aveva adottato il nome Wajih-ul-Mulk e aveva dato sua sorella in matrimonio a Firuz Shah Tughlaq. Quando il Sultanato fu indebolito dal saccheggio di Delhi da parte di Timur nel 1398, e Zafar Khan colse l'opportunità per affermarsi come sultano di un Gujarat indipendente. Suo figlio, Ahmed Shah I, stabilì la capitale ad Ahmedabad. La dinastia governò per quasi 200 anni, fino alla conquista del Gujarat da parte dell'Impero Mughal nel 1572.


L’attuale Capo di nome e d’Arme della Sovrana Augusta Imperial Ecclesiae (Ort.) Reale e Granducale Casa è SARI Eccl. & SMIR Eccl. il Principe e Granduca Imperiale Ecclesiastico Cristiano don Gabriele ZAFFIRI dei Paleologo-Laskaris.... di Moldavia, etc...etc.. ed ha la propria dimora a Spoleto in Umbria. Egli è il legittimo depositario dei Valori e delle Tradizioni su cui si fonda la storia della Sovrana Augusta Imperial Ecclesiae (Ort.) Reale e Granducale Dinastia ed è il punto di riferimento per gli organismi e le istituzioni culturali e internazionali della Sovrana Augusta Imperial Ecclesiae (Ort.) Reale e Granducal Casa Bizantina. E' tra l'altro molto attivo nella promozione dell'identità culturale, artistica, storica e spirituale della Sovrana Augusta Imperial Ecclesiae (Ort.) Reale e Granducal Casa Bizantina.
 Riferimenti:
(*) i Paleologi, come molte altre famose casate bizantine, come i Cantacuzeni, i Comneni, i Ducas,…etc... sono da considerarsi non tanto come una famiglia, quanto piuttosto a una vera e propria “gens” (nell’accezione tecnica del termine).
(**) Maniace doveva condividere il comando (col titolo di stratego autokrator, στρατεγὸς αὐτχράτωρ, ovvero di generale supremo) con Stefano, al comando dell'unità di marina (ἄρχων τοῦ στόλου) responsabile del trasbordo dell'esercito e Costantino Chagé, stratega del tema dei Cibirreoti, Themata proveniente dalla costa meridionale anatolica, da dove provenivano gli arcieri oghuz. L'esercito era composto da truppe regolari (tra cui le milizie provinciali di Puglia e Calabria, nonché Armeni, Pauliciani e Macedoni), da 500 guardie variaghe guidate da Harld Hardrad (futuro re di Norvegia),truppe arruolate in Puglia, guidate da Arduino (i cosiddetti Konteratoi), nonché da 300 normanni (concessi da Guaimario IV di Salerno, vassallo di Bisanzio),questi ultimi comandati dai fratelli Guglielmo d'Altavilla (detto Braccio di Ferro) e Drogone d'Altavilla.
Da considerare che nell'esercito bizantino c'erano un buon numero di reparti mercenari, tra questi spiccano:
1) i tourkopouloi, che erano costituiti da turchi bizantinizzati e mercenari reclutati nei regni selgiuchidi;
2) i skythikoi, che erano reclutati tra altri popoli rurchi: i turchi paceneghi, i cumani e gli Uzes delle steppe ukraine.
1) Kazhdan (1991), p. 1180
2) Marcus Louis Rautman, Daily Life in the Byzantine Empire, (Greenwood Publishing, 2006), 19.
3) Polemis (1968), p. 139
FONTI:
Dizionario storico ed etimologico dei cognomi d'Italia,
Dizionario onomastico della Sicilia
l'emigrazione nella storia d'Italia: storia e documenti, Firenze, Vallecchi, 1978
The Palaeologos Family. A Genealogical Review, di A. Gauci & P. mallat, Malt

 SENTENZE:
 

Ecclesiastici:

 

dirette: Il Tribunale Eclesiastico Adjunto al Conclave, tra la fine 2015 e gli inizi del 2016, riconosceva anche la Casa Reale Zaffiri con i suoi Ordini dinastici, che venivano classificati come Ordini Non Nazionali, ai sensi della legge 178/1951, riconosciuti ai sensi della Convenzione di New York dl 1958, resa esecutiva in Italia con legge 19 gennaio 1968, n. 62. Inoltre la sentenza di detto Tribunale Ecclesiastico Adjunto veniva rafforzato ulteriormente con: Bula Episcoporum + Bula Pontifical de Nobleza - Kyrie Eleison - Adveniat Regnum Tuum - Expediente 2016-2245, Folio: 635477.

 
 

 

 La "Court Supreme Worldwide Nobility - Supreme Court International of Justice Arbitral and Nobility" riconosceva con proprio decreto datato 2 settembre 2016 - SCNR 005 "...tods sus titulos...".

 
 Indrette: dalla Corte de Justiça Arbitral do Brasil - Ass. Ministros Religiosos - Rio de Janeiro - Sentençe Arbitral: n. 1227/2012 del 27.XII.2012 e n. 228/2012 del 28.II.2012.; dal Supremo Tribunal Eclesiastico da Igreja Catolica Ortodoxa Amazonica - Processo de Apelaçao Eclesiastica n. 001/2016 del 6 settembre 2016.
 
 

Pubblicazioni ufficiali:

 

"Bollettino Ufficiale della Corte Suprema di Giustizia Nobiliare Arbitrale": n. 1 del 30 aprile 2014 ; n. 4 del 6 giugno 2015; n. 09 del 30 settembre 2015; Anno IV, n. 9 del 15 settembre 2016;  

 

"Imperial", pubblicazione - Organo Ufficiale Internazionale della Opus Regis - Anno XXVII, n. 01 del gennaio 2015 - Anno XXVIII, n. 01 dell'aprile 2016 - Anno XXVIII , n. 05 dell'agosto 2016.

 
Status Diplomatico: Soggetto di Diritto Pubblico Internazionale (Capo di Stato, Pleno Jure) riconosciuto nei territori degli stati aderenti alla Convenzione di New York del 10 giugno 1958, resa esecutiva in Italia con legge 19 gennaio 1968, n. 62 / secondo le norme consuetudinarie di Diritto Internazionale relative alle immunità diplomatiche recepite nella Convenzione di Vienna del 1961

nomine varie di SARI Eccl. p.pe Gabriele Zaffiri

E’ un importante MEMBRO Onorario, Senatore d’ Onore ad Vitam & professore Emerito di:

http://www.literary.it/ali/dati/autori/zaffiri_gabriele.html

 

 

 

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